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Recupero evasione dei tributi locali, tasse comunali e rischio prescrizione

L’ombra della prescrizione per gli avvisi di accertamento: recupero evasione sui tributi locali a rischio

Con l’avvicinarsi del 31 dicembre incombe sui comuni il rischio prescrizione per gli avvisi di accertamento IMU per omesso o parziale versamento relativi al quinto anno d’imposta precedente. Le criticità, per molti comuni, non sono poche, anzi. Per esempio il 2014 è un anno davvero complicato anche per la necessità, in molti casi, di provvedere all’accertamento dei mancati versamenti sui terreni. Per molti comuni, infatti, fino all’anno d’imposta 2013 i terreni agricoli erano esenti: per gli anni 2014 e 2015, periodo in cui trovava applicazione l’elenco ISTAT invece che la circolare n. 9 del 14 giugno 1993, i terreni non erano esenti.

Il problema non si porrà per quei comuni che hanno già provveduto, senza attendere l’approssimarsi della prescrizione, all’emissione degli avvisi di accertamento per l’anno in prescrizione. Diversa è invece la situazione per molti enti, alle prese con l’emissione degli avvisi di accertamento ormai prossimi alla prescrizione. Insomma, l’ombra del 31 dicembre incombe sulle possibilità di recupero evasione in materia di tributi locali e tasse comunali per molti comuni.

Recupero evasione, prossima la prescrizione

Non tutto è perduto. Gli Enti Locali che intendessero dare il via alle attività di recupero soltanto oggi, sono ancora in tempo per la notifica degli avvisi di accertamento per omesso o parziale versamento. Inutile negare che l’attività, senza l’adeguata organizzazione e, soprattutto, senza la necessaria dotazione di mezzi e risorse umane, rischia di risultare al limite poco efficace. Ne deriverà che la questione diventa sensibilmente più complicata per i comuni di medie dimensioni che dispongano di poche risorse per far fronte alle attività.

Le criticità sono molteplici. Oltre che alla bonifica manuale delle variazioni intervenute in corso d’anno, il personale dell’ufficio tributi dovrà, nei casi previsti dall’elenco ISTAT, provvedere anche alla ricostruzione della banca dati dei terreni in ragione di quanto previsto in catasto. Inoltre, dato sicuramente importante, l’Ente dovrà trovare le risorse per le spese di notifica degli avvisi di accertamento che, se inviati a mezzo del servizio postale, comporteranno l’anticipo di somme non sempre disponibili.

Per realizzare al meglio le attività e procedere quindi l’emissione degli avvisi di accertamento per il recupero dell’evasione sui tributi locali almeno per l’annualità prossima alla prescrizione, l’Ufficio Tributi, laddove volesse evitare l’affidamento del servizio di supporto ad una ditta esterna, dovrà organizzare rigorosamente le attività magari prevedendo anche incentivi al personale per il recupero tributario.

Il primo passo da compiere sarà quello della verifica delle variazioni di residenza ed indirizzi. L’analisi preliminare di queste variazioni consentirà al personale di analizzare, in prima battuta, tutte le fattispecie correlate alle agevolazioni in materia di detrazione per abitazione principale. Immediatamente dopo sarà necessario valutare tutte le variazioni intervenute in catasto per fabbricati e terreni, in modo da valutare tutte le ipotesi di cambio di titolarità.

La scarsa dotazione organica rende ovviamente tutto più complicato, soprattutto in quei comuni in cui l’unica risorsa disponibile per l’area finanziaria, è chiamata a coprire anche l’ufficio tributi con le relative incombenze. Basterà immaginare il caso di quei comuni in cui l’unico dirigente dell’area finanziaria dovrà, entro il 30 novembre, provvedere alle operazioni propedeutiche all’assestamento di bilancio e, contestualmente, provvedere alle attività necessarie per dare il via al recupero dell’evasione delle tasse comunali.

Recupero evasione sulle tasse comunali, gli accertamenti entro fine anno

Entro la fine dell’anno, e quindi entro il 31 dicembre, l’Ufficio Tributi non dovrà provvedere solo all’emissione degli avvisi di accertamento per omesso o parziale versamento ma anche all’emissione di una serie di atti concernenti IMU, TASI e TARI (salvo i casi in cui l’ufficio tributi sia chiamato anche a verificare il mancato pagamento dei canoni del servizio idrico integrato, di TOSAP e ICP).

Nella maggioranza dei casi, comunque, l’ufficio dovrà provvedere all’elaborazione e all’emissione, entro il 31 dicembre, di:

  • Avvisi di accertamento per omesso o parziale versamento IMU/TASI/TARI
  • Avvisi di accertamento per infedere denuncia
  • Avvidi di accertamento per omessa denuncia
  • Solleciti e avvisi di accertamento TARI

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