scadenza dichiarazione IMU TASI 2019

IMU e TASI, fusione in un unico tributo: cosa cambia nel 2020

I tributi locali finiscono nel mirino della manovra: IMU e TASI saranno riunificate in un unico tributo a partire dal 2020

Modifiche in vista (ancora una volta) per i tributi locali. Dopo un periodo di sostanziale stabilità per due delle principali tasse comunali, ecco che con la manovra 2020 i comuni saranno chiamati ad un ulteriore sforzo per la quadratura della banca dati IMU e TASI. I due tributi finiranno per confluire in un’unica tassa, la local tax, evitando agli enti locali (e ai contribuenti) il doppio balzello del calcolo e del pagamento a giugno e dicembre.

IMU e TASI hanno infatti la stessa base imponibile ma, almeno parzialmente, le modalità di calcolo e le possibili esenzioni, rendono oltremodo complicato il calcolo, soprattutto per quanto riguarda la TASI. Ecco quindi che dal 2020, stando all’accordo trovato dalla maggioranza di governo, i due tributi confluiranno in un’unica tassa, semplificando gli adempimenti degli enti e dei cittadini.

Resta da valutare l’impatto che avrà la fusione sulle casse comunali ed eventualmente i fondi necessari al ristoro per il mancato gettito dei comuni. In ballo però c’è la riforma della riscossione dei tributi locali con il Governo che si appresta a concedere agli enti locali poteri più ampi nella lotta all’evasione.

Del resto IMU e TASI nel 2018 hanno portato nelle tasse dello Stato 22 miliardi di euro con l’IMU che totalizza 19.9 miliardi di euro a fronte del miliardo che i comuni incassano dalla TASI. La fusione dei due tributi consentirà agli enti di velocizzare le procedure di accertamento degli omessi versamenti incidendo in maniera decisa sulla capacità di riscossione degli enti locali.

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